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I VINCITORI DELLA 24 ORE DI LE MANS VOLANO CON LA F80

Alessandro Pier Guidi e Nicklas Nielsen hanno vinto le ultime due edizioni della 24 Ore di Le Mans con la Ferrari 499P, la vettura a cui si ispira la F80 che hanno messo alla prova sul circuito di Fiorano
Testo: Ben Barry

Sono passati quasi tre anni da quando Nicklas Nielsen ha provato per la prima volta sul circuito di Fiorano la 499P con la quale ha poi vinto la 24 Ore di Le Mans. Oggi, insieme al collega pilota ufficiale Alessandro Pier Guidi, il danese torna in pista per vedere come se la cava il suo equivalente stradale: la nuova Ferrari F80. La nuova supercar prende ispirazione dalla 499P con il motore V6 biturbo da 3 litri, il sistema ibrido fino a 800V e il motore elettrico MGU-K sviluppato, collaudato e costruito interamente da Ferrari.

Dire che i campioni di Le Mans sono pronti a mettersi in gioco è riduttivo. Sono entrambi freschi di uno storico podio tutto Ferrari conquistato in occasione della gara di apertura del FIA World Endurance Championship in Qatar, dove Nielsen ha portato a casa la vittoria con la 499P numero 50, condivisa con Antonio Fuoco e Miguel Molina, mentre Pier Guidi e i compagni di squadra James Calado e Antonio Giovinazzi sono saliti sul terzo gradino del podio con la vettura numero 51.

Guarda e ascolta le impressioni dei vincitori di Le Mans alla guida della F80 a Fiorano

Oggi, invece, i due piloti condivideranno la stessa auto. Pier Guidi è il primo a mettersi al volante, mentre Nielsen scavalca il sottoporta in fibra di carbonio della F80 e si siede accanto a lui, allacciandosi la cintura. Il circuito di prova di Fiorano è reso scivoloso dalla pioggia mentre il duo inizia a esplorare le potenzialità della supercar, dotata di un sistema e-4WD da 1200 CV, una cifra impressionante che non solo rende la F80 la Ferrari stradale più potente di sempre, ma le permette perfino di superare di 520 CV la 499P (per via delle restrizioni a cui è soggetta per gareggiare).

Pier Guidi non ci mette molto a trovare il giusto ritmo. I rettilinei non fa neanche in tempo a vederli, grazie alla trazione straordinaria e alle vaste riserve di potenza, mentre le sospensioni attive e l’aerodinamica attiva aiutano la F80 a mantenere il giusto equilibrio nelle curve più complicate che il circuito ha da offrire. Quando è il momento di fermarsi, i freni arrestano la vettura in un batter d’occhio.

Eppure Pier Guidi continua a intervenire pesantemente sul volante della F80 per correggerne la traiettoria mentre la spinge al limite del possibile. “Mamma mia!” sussulta Nielsen dal sedile del passeggero.

Pier Guidi e Nielsen, che di solito si sfidano in pista, sono questa volta insieme sulla F80 a Fiorano 

Quando torna ai box di Fiorano e spalanca la portiera ad ala di gabbiano della F80, Pier Guidi ha dipinto in volto un sorriso soddisfatto. “È un razzo, non una macchina”, commenta entusiasta l’italiano. “Il V6 è incredibile, il rumore che produce è una goduria, la coppia è pazzesca e il turbo lag non esiste, grazie al turbocompressore elettrico”.

“Sono ancora vivo!” scherza invece Nielsen, chiaramente sollevato all’idea di prendere finalmente il posto di Pier Guidi al volante. Un secondo dopo i due sono già tornati a sfrecciare sul famoso circuito di prova, con Nielsen che passa fluidamente da una marcia all’altra e il V6 di 120° della F80 che, con un evocativo crescendo, raggiunge i 9000 giri ancora e ancora.

Come Pier Guidi, Nielsen spinge come se questo fosse un giro di qualificazione, nonostante le condizioni non proprio ottimali, e si ritrova spesso ad attivare la sterzata correttiva mentre la F80 danza e reagisce sotto di lui.

La sfida di Nielsen e Pier Guidi è stata di provare a controllare 1200 CV sul bagnato a Fiorano

“Ora sì che l’hai portata al limite”, esclama Pier Guidi dal sedile del passeggero, gli occhi sgranati. Nielsen ride prima di rispondere: “Non mi è proprio parso che fosse al limite”. Ovviamente il sistema e-4WD riveste un ruolo fondamentale in tale compostezza, ma è anche il nuovo sistema SSC 9.0 (Side Slip Control) a fare la sua magia dietro le quinte.

Pochi minuti dopo, nei box, i due piloti ufficiali si lanciano in un confronto tanto frenetico quanto entusiasta con gli ingegneri Ferrari, ed entrambi si dicono d’accordo sul fatto che il telaio della F80 sia reattivo ma al tempo stesso affidabile, per non parlare della sbalorditiva potenza del motore V6. Il feedback di Nielsen non lascia adito a dubbi: “Questa è l’auto più spettacolare che abbia mai guidato”, dichiara con trasporto mentre indica con un cenno la F80 che ronza e tintinna nei box.

Detto da un campione di Le Mans, è senz’altro un gran bel complimento.